Poter parlare con uno psicologo è un ottimo modo per affrontare gli stati di ansia causati dal periodo della pandemia e dal continuo bombardamento di informazioni.
Affidarsi a un professionista è fondamentale per non sentirsi soli e isolati. Le farmacie, soprattutto nei piccoli centri abitati, diventano un punto di riferimento per il territorio dando continuità ai servizi essenziali senza doversi spostare verso i Comuni più grandi. Spesso le farmacie diventano un punto di riferimento anche per problematiche che vanno al di là delle competenze proprie del farmacista. Per questo, come farmacia San Francesco abbiamo coinvolto diversi specialisti che forniscono servizi in farmacia, anche degli psicologi.
In periodi di ansia generalizzata, come durante una pandemia, il supporto di uno psicologo è essenziale. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Ludovica Carnevale, che esercita la sua professione presso uno studio accanto alla farmacia.
Ludovica Carnevale, psicologa specializzata in psicologia dello sviluppo e dei processi educativi, ci ha raccontato come alcune tecniche possano essere una risorsa preziosa per affrontare questo periodo.
La formazione sul campo e le realtà di cui fa parte, come l’associazione AMA,hanno permesso alla dottoressa Carnevale di fare della sua passione un lavoro e di metterlo al servizio del territorio gallaratese. Infatti, sopratutto con i bambini, lo psicologo può dare un supporto alle famiglie con alcuni consigli per raccontare ciò che sta accadendo in modo corretto.
Mindfulness: accogliere il presente
La difficoltà maggiore, quando si è in un periodo di stress e ansia, è vivere nel qui e ora, cercando di vedere la realtà per ciò che è senza filtri e interpretazioni. Ci sono alcune pratiche che permettono di convogliare le energie nella giusta direzione. Una di queste è la mindfulness: «Questa tecnica buddhista insegna a rapportarsi con l’esperienza del presente senza pensare al passato e al futuro».
Spiega Carnevale: «Il nostro compito è di disattivare il pilota automatico e diventare maggiormente presenti con sé stessi».
Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato da instabilità e insicurezza che preparano il terreno all’insorgenza di stati di ansia diffusi. La consapevolezza delle proprie emozioni aiuta a imparare a rapportarsi con gli stati emotivi senza esserne in balìa.
La mindfulness aiuta a sviluppare questa consapevolezza e i risultati sono subito visibili, inoltre i benefici di questa pratica sono supportati dalla ricerca scientifica. La possibilità di vedere i risultati in breve tempo aiuta i pazienti ad averne fiducia.
«Culturalmente abbiamo la tendenza a reagire sempre e andare avanti. La mindfulness propone di stare nel presente e accoglierlo per ciò che è, senza alcuni tipo di giudizio». Perché senza vivere il momento è difficile pensare di poter stare bene.
Covid e bambini: semplicità e onestà per vivere questo momento
Partendo dall’analisi del presente la dottoressa Carnevale ha spiegato come raccontare il Covid ai bambini. La loro curiosità può essere soddisfatta con sincerità e informazioni esaustive in modo da fornire gli strumenti necessari per affrontare questo momento.
Vivere in un piccolo centro ha dei pro e dei contro. Da un lato ci si può sentire più sicuri e protetti, ma dall’altro si può sperimentare un senso di abbandono e vulnerabilità a causa della minor quantità di risorse offerte. Per ovviare a questo senso di isolamento è necessario trasmettere sicurezza.
«I bambini sono curiosi di natura e bisogna dargli informazioni chiare e comprensibili – spiega la dottoressa – perché altrimenti possono colmare i vuoti con interpretazioni personali inquietanti e drammatiche che aumentano lo stress e la paura».
Dare spiegazioni esaustive per lasciare meno spazio alle interpretazioni personali è fondamentale per affrontare questo momento in cui siamo costantemente bombardati da informazioni e stress. È necessario accogliere le paure dei più piccoli senza sminuirle, per portare avanti una narrazione della pandemia adatta a tutte le età.