Le allergie stagionali sono sempre più diffuse. Basti pensare che, secondo delle recenti stime, ben quattro italiani su dieci soffrono di allergia in concomitanza con la comparsa dei primi pollini. Questi ultimi sono delle polveri fini ed appiccicose che costituiscono la materia fecondante dei fiori. Si tratta di una sorta di impronta genetica che è differente per ciascun tipo di fiore.
Quali possono essere i sintomi delle allergie primaverili
Caratterizzano questa tipologia di disturbo il prurito agli occhi, al naso ed al palato ed il gonfiore agli occhi. Tipiche delle allergie sono anche le occhiaie bluastre, gli starnuti, il naso che cola e la congestione nasale. Nei casi più gravi, inoltre, possono verificarsi anche difficoltà respiratorie ed asma. L’allergia si presenta a qualsiasi età ma generalmente compare durante l’età infantile per poi regredire spontaneamente col passare degli anni.
Metodi efficaci per prevenire le allergie
Nella fase iniziale è possibile ricorrere al ribes nero. Anche attraverso l’assunzione tramite integratori, infusi o tisane a partire da un mese prima dell’inizio della stagione primaverile. La migliore prevenzione per evitare i disturbi, però, è quella di sapere quale pianta è la causa dell’allergia. Ne esistono infatti diverse tipologie e, attraverso i test allergici, è possibile scoprire a quali piante corrispondono i pollini che provocano l’allergia.
E soprattutto quali sono i periodi di fioritura a cui bisogna prestare maggiore attenzione. In ogni caso è consigliabile evitare di uscire nelle giornate maggiormente ventose e l’areazione nelle ore più calde. E’ importante anche fare la doccia ogni sera e lavarsi spesso i capelli ed i vestiti.
Il possibile trattamento farmacologico
La cura dei trattamenti allergici, una volta che sono comparsi, avviene solitamente con farmaci anti allergici. In questa categoria rientrano gli antistaminici, i cortisonici ed i decongestionanti. Sono da assumere nel periodo più critico e sono in grado di alleviare momentaneamente i sintomi.